Expo, sprechi e addizionali

Qualche settimana fa vi abbiamo parlato della addizionale I.R.PE.F comunale introdotta dalla giunta milanese che va ad aggiungersi a quella regionale che già tutti pagavamo (qui il nostro comunicato). Vediamo dove verosimilmente andranno a finire parte degli introiti di queste tasse.

EXPO 2015

  • 90.000.000 € = costruzione delle cosiddette “Vie d’Acqua” dalla Darsena fino a Rho Fiera, una rete scenografica di canali non navigabili che sventrerà numerosi parchi nella zona ovest di Milano (è previsto l’abbattimento di 900 alberi). Non è chiaro da dove provengano i fondi per quest’opera, probabilmente dallo Stato (sempre tasse nostre) per il finanziamento dell’Expo 2015: è certo però che se non si vorrà far diventare le “Vie d’Acqua” un canale di scolo, la manutenzione sarà da fare e sarà a carico dei milanesi;
  • 68.800.000 € = anticipo per l’anno 2014 pagato dal Comune di Milano alla società Expo 2015 S.p.A.

L’azionariato di Expo 2015 S.p.A. è così composto:

  • Governo della Repubblica Italiana (Ministero dell’Economia e delle Finanze, 40%);
  • Regione Lombardia (20%);
  • Comune di Milano (20%);
  • Provincia di Milano (10%);
  • Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato (10%).

Si tratta, come spesso accade, di un classico carrozzone per succhiare soldi pubblici, cioè dei cittadini che pagano le tasse (per l’80% sono lavoratori dipendenti e pensionati). Ha perso 25.400.000 € nel 2012, 42.400.000 € nel 2013 e nel 2014 si prevede che ne perda 60.000.000 €. Non è difficile capire perché costi così tanto: e’ composta da 64 impiegati, 34 quadri e ben 21 dirigenti! La media è di 1 dirigente per ogni 4,5 dipendenti: su 8.000.000 € per gli stipendi, ben 6.000.000 € vanno per pagare i dirigenti… e solo per le consulenze ha speso ben 5.000.000 €.

Buchi delle giunte precedenti, tagli dei trasferimenti dello Stato agli enti locali, ecc… dicono che non ci sono risorse ma poi le spendono così