Il governo del Partito Unico ha molto a cuore l’Università e l’istruzione pubblica e non perde occasione per ripeterlo; talmente a cuore che quando deve reperire risorse per finanziare qualche grande e inutile opera o l’acquisto di aerei da guerra non si dimentica di sforbiciare il Fondo di Finanziamento Ordinario:
ecco quindi che per il 2013 vengono sottratti ulteriori 387.000.000 di euro alla maggiore voce di finanziamento degli atenei. Tutto ciò con buona pace della tanto sbandierata assunzione di nuovi ricercatori e docenti: si sarà anche alleggerito il blocco del turn-over, ma senza fondi con quali soldi si faranno le immissioni in ruolo?
Bisognerebbe magari chiederlo a chi ci governa, che quando si tratta di spremere le nostre tasche o di ingrassare qualche gruppo di potere si dimostra capace di una teutonica efficienza.
Bastano un paio di esempi per capire quante risorse di potrebbero liberare per rilanciare l’istruzione pubblica, ma che per una precisa volontà politica vengono destinate a spese tanto inutili, quanto dannose.
Il primo caso è di questi giorni: nel decreto IMU (ennesima vittoria del nostro Pregiudicato Nazionale), oltre alla solita valanga di accise che svuoteranno ulteriormente le nostre tasche, il nostro beneamato governo ha trovato le risorse per una sanatoria fiscale… indovinate a chi? Alle concessionarie delle slot machines! Così uno dei circuiti più torbidi e dannosi del paese si troverà graziato dal pagare il 75% di una multa di 2.500.000.000 di euro per evasione (inizialmente era di 98.000.000.000), pagandone appena 611.000.000; sempreché gli “amici degli amici” al governo non decidano qualche altro condono. Vien da pensare che potremmo provare anche noi a pagare un quarto delle nostre pendenze con il fisco, chissà se Equitalia sarà altrettanto comprensiva…
Il secondo è il ben noto caso dell’acquisto degli aerei da guerra F35 che ci costerà tra i 12 e i 14 miliardi di euro (basti pensare che con il costo di un solo esemplare si potrebbero istituire 400 asili nido o acquistare 20 treni per pendolari); sempreché i costi non lievitino ulteriormente nei prossimi anni… Eh sì, perché oltre ad essere un aereo pieno di difetti e superato da molti punti di vista (doveva essere operativo nel 2010), è anche molto dispendioso e con un costo in costante ascesa (si è passati dagli iniziali 100.000.000 $ ad esemplare agli attuali 153.000.000 $). Ma a quanto pare per i nostri politici l’Italia non può proprio fare a meno di questa velivolo prettamente offensivo; sia mai che San Marino decida di invaderci!
Noi non abbiamo nessuna intenzione di fare a meno di sanità, istruzione, trasporti pubblici, stato sociale e via elencando. E’ ora che una mobilitazione di massa spazzi via il partito unico che taglia a lavoratori e pensionati a favore di banchieri, trafficanti di armi e sfruttatori del gioco d’azzardo.