Concorsi: una risposta positiva

Da anni insistiamo in tutte le sedi possibili sui problemi del sotto inquadramento e del precariato. Varie leggi intervenute in questo periodo hanno ridotto moltissimo la possibilità di fare concorsi e cancellato le progressioni verticali come previste dal CCNL.

E’ con soddisfazione che abbiamo accolto la decisione di bandire finalmente un certo numero di concorsi (riservati e non) per categoria C che risolveranno, speriamo definitivamente, il problema di sotto inquadramento di colleghi di categoria B, col titolo di studio previsto dalla legge, che svolgono lavori amministrativi e bibliotecari di livello sicuramente superiore.

Si è da tempo convenuto con l’amministrazione che non esistono profili amministrativi e bibliotecari di categoria B e quindi le nuove assunzioni finanziate dal bilancio d’ateneo sono in categoria C. A questo dovrebbero uniformarsi anche le strutture decentrate.

Contestualmente sono stati approvati anche alcuni concorsi che potranno dare un posto stabile ad alcuni lavoratori a tempo determinato.

La legge qui non prevede altri strumenti che il concorso pubblico, e noi rammentiamo anche l’altro impegno dell’amministrazione: non assumere precari a carico del bilancio di ateneo. Gli attuali precari sono a carico di alcune strutture e dovrebbero rappresentare, dopo la grande tornata di stabilizzazioni previste dalla legge Nicolais nel 2008 e 2009, solo una piccola percentuale dell’organico.

Questa buona notizia ci incoraggia a proseguire nella nostra lotta contro il sotto inquadramento e il precariato.