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Sara Carrapa

carrapasSARA CARRAPA
C1 – Area Amministrativa
Segreteria Didattica dei Corsi di Laurea in Biotecnologie (Facoltà di: Medicina, Farmacia, Scienze MM FF NN, Veterinaria e Agraria).
Via C. Golgi 19
0250314557

 

Componente del Comitato degli Iscritti dal 2008
Componente del Direttivo Regionale delle FLC CGIL
Laureanda presso la Facoltà di Agraria, lavoro in università dal 2005 (fino a dicembre 2008 come tempo determinato).

Ciao a tutti, sono Sara, sono leccese (salentina), ho lavorato nel comparto privato, per pagare le tasse universitarie e le spese che comporta vivere a mille chilometri dalla propria famiglia. Conosco bene le difficoltà degli studenti, ma ancora di più quelle dei lavoratori. La determinazione nel migliorare la mia condizione lavorativa, si è fusa con la mia voglia di confronto con gli altri, quando ho scoperto che tanti colleghi erano in difficoltà, erano precari nel lavoro e nella vita di tutti giorni, subivano mobbing, discriminazioni, non godevano di formazione e della giusta gratificazione.

E’ stato durante i tre anni di precariato, dal 2005 al 2008, che ho trovato colleghi, compagni e amici pronti a sostenermi nella mia lotta.

Nei primi anni di lavoro, credo di essere stata un punto di riferimento per i colleghi precari di Città Studi, ed è grazie alla loro stima, che ho deciso d’impegnarmi in prima persona, entrando a far parte di un gruppo motivato, preparato, forte e coeso, come quello creatosi nella FLC CGIL d’Ateneo.

Come quadro sindacale ho seguito tutte le mobilitazioni interne ed alcune esterne (INSE, Ferrovie, ecc), in prima persona ho partecipato e organizzato, per oltre un anno, la lotta contro la chiusura delle mense di città studi. Un’esperienza difficile, grazie alla quale ho capito che arrendersi non paga mai, che solo l’impegno e la lotta in prima persona, possono renderci ciò che ci spetta. E’ un fatto, che dopo un anno di mobilitazioni affianco ai lavoratori della mensa di via Golgi, questa sia ancora aperta, che i colleghi possano mangiare a prezzi calmierati e vicino al proprio posto di lavoro. Non è stato per volontà dei forti, ma per l’unità e l’impegno dei singoli. Siamo andati ai tavoli dei dirigenti della Regione e del Politecnico, sempre insieme, a far sentire una sola voce, quella dei lavoratori uniti, per difendere i propri diritti.

E’ questo che dà un significato alla mia vita lavorativa e privata, è questo che mi caratterizza, l’impegno per difendere i miei diritti ed elevare la figura del personale non docente al ruolo che merita, ovvero, non un gradino sotto, ma accanto alle altre figure lavorative di quest’ Ateneo.

Credo e mi applico fermamente per difendere i nostri diritti, affinché un domani, nessuno possa chiamarli privilegi.

Userò le mie capacità, la mia integrità e l’esperienza in ambito sindacale, per migliorare le nostre condizioni lavorative. M’impegno ad essere presente ad ogni tavolo di trattativa, in ogni piazza e ovunque servirà esprimere il nostro dissenso e le nostre ragioni, ma ho bisogno che anche voi esprimiate la vostra voglia di cambiamento e mi diate il vostro sostegno.