Part-time riorganizzazione e altro

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL 10/01/2012

Dopo una lunghissima trattativa RSU e OO.SS. hanno raggiunto un’intesa con l’amministrazione per un regolamento sul lavoro part-time. Valutiamo che il risultato sia abbastanza positivo.
Finalmente in ateneo varranno le stesse regole per ogni lavoratore part-time: prima ricevevamo continue lamentele perché sembrava venissero applicate regole diverse, comunque non concordate.

Il regolamento, che deve essere approvato dagli organi di governo, sarà all’insegna del principio di non-discriminazione tra lavoro a tempo pieno e part-time. Per fare un solo esempio, la possibilità della pausa minima di mezzora per chi ha figli fino a 11 anni viene riconosciuta anche ai part-time.

Nell’incontro del 10/1, l’amministrazione ha prospettato,sulla questione dei buoni pranzo, anche in vista del rinnovo a ottobre della gara, l’eventualità del passaggio a una tessera magnetica che vale un pasto in un esercizio convenzionato (come già avviene al Comune di Milano). Le organizzazioni sindacali presenti, tranne la CISL, si sono espresse contro questa ipotesi. Noi siamo fermamente decisi a difendere il ticket. L’amministrazione ha anche prospettato, in futuro, una revisione del sistema dei sussidi ai dipendenti e l’attivazione di assicurazioni sanitarie e/o convenzioni con strutture ospedaliere. Si entrerà nel merito in prossimi incontri.

Riguardo alla riorganizzazione dobbiamo fare alcune precisazioni. Non è vero, come scritto da USB, che il direttore se l’è presa con alcuni delegati RSU. Il direttore si è scagliato contro il rappresentante territoriale della CGIL, probabilmente per un malinteso. Tuttavia alcuni settori dell’amministrazione hanno mal digerito i nostri attacchi al nuovo statuto, alle continue proroghe del Rettore, e alle nostre pressanti richieste di discutere sulla riorganizzazione.

L’ateneo è indubbiamente da riorganizzare, ci sono sperequazioni interne e molti casi di sottoutilizzo di lavoratori, delle loro capacità e competenze. Siamo pronti a confrontarci sulla riorganizzazione. Noi non difendiamo l’esistente, non difendiamo quel che non funziona: difendiamo i diritti dei lavoratori. E così, per esempio, quando si è saputo del progetto della biblioteca di scienze, abbiamo chiesto e ottenuto, già nel maggio 2011, un incontro in cui l’amministrazione ha smentito leggende come quella del dimezzamento del personale o il “declassamento” dei direttori di biblioteca. Vigileremo su questo impegno, come su altri impegni relativi alla riorganizzazione.

Concludiamo con una nota amara. Vi è un accordo tra tutte le sigle sindacali per inviare al termine degli incontri di trattativa un resoconto unitario (e poi, eventualmente, i commenti delle varie sigle).
A questo comunicato i delegati RSU stavano lavorando da giorni, per trovare un testo che andasse bene a tutti. USB ha preso il testo che si stava elaborando e l’ha inviato come se fosse suo, aggiungendo solo la parte finale sulla riorganizzazione. Noi speriamo che la nuova RSU sappia fare piazza pulita di questi mezzucci.