Qualche dato dalla legge di stabilità 2012 approvata il 14 novembre dalla ex-maggioranza di governo con l’astensione delle opposizioni
PUBBLICO
• – 3,58% per Finanziamento Università Pubbliche
• – 74,98% per il Diritto alla studio universitario
• – 25,80% per gli Alloggi studenteschi
PRIVATO
• + 20 milioni per Università Private
• + 70 milioni per Policlinici universitari gestiti da Università Private
• Nessun taglio per le Scuole Private
Il finanziamento delle scuole e università private con i soldi pagati dalle tasse di tutti i cittadini è una peculiarità solo italiana. Non solo viola l’articolo 33 della Costituzione (“Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”) ma è profondamente ingiusto.
L’attacco all’istruzione pubblica si inserisce nel più complessivo attacco di questi anni ai lavoratori pubblici: blocco degli stipendi dal 2010 al 2014 e sostanziale blocco delle assunzioni che tra 2008 e 2013 porteranno ad una riduzione di 300.000 lavoratori pubblici (-8,5%). Inoltre dal 2026 per il requisito della pensione di vecchiaia sarà necessario aver compiuto 67 anni. Con la norma sulle finestre mobili, l’età effettiva per il pensionamento di vecchiaia sarà di 68 anni sia per uomini che per donne. Facciamo brevemente notare che e’ completamente scomparsa da ogni discussione sull’età pensionistica qualsiasi considerazione sul lavoro di cura che è quasi completamente a carico delle donne.
Questi dati sono la dimostrazione che anche e soprattutto in un periodo di continui tagli ai servizi pubblici e alle pensioni, la classe dirigenziale italiana assicura il finanziamento all’istruzione privata per aumentare ancor di più il divario tra ricchi e poveri.
I lavoratori possono scegliere: la lotta di classe o la si subisce o la si fa