Nei giorni scorsi abbiamo conosciuto la ricetta che la Banca Centrale Europea (BCE) ha suggerito al governo italiano.
Sono sempre le solite soluzioni liberiste che hanno portato in questi ultimi decenni ad un continuo peggioramento delle condizioni dei lavoratori.
Ecco quanto riportato nella lettera riservata inviata dalla BCE in agosto:
– Privatizzazioni dei servizi e beni pubblici
– Tagli ai servizi sociali
– Indicatori di performance nel pubblico impiego
– Riduzione delle assunzioni nel pubblico impiego in rapporto ai pensionamenti
– Libertà di licenziamento (attacco all’articolo 18)
– Riduzione degli stipendi dei lavoratori pubblici
– Attacco ai diritti stabiliti nei contratti nazionali, permettendo ai contratti aziendali di modificarli in peggio.
Ricordiamo che la BCE sarà a breve presieduta da Mario Draghi, ex governatore di BANKITALIA, ma anche ex vice-presidente di Goldman Sachs, la banca più potente del mondo (e che di fatto controlla la politica statunitense) che sta speculando attivamente sulla crisi mondiale.
I Governi sono ormai meri esecutori di quanto indicato loro da banchieri e multinazionali, consci che indebolendo nei diritti e nei salari i lavoratori, rafforzano il proprio potere.
La FLC e la FP CGIL hanno manifestato l’8 ottobre a Roma per respingere gli attacchi al pubblico impiego e sbloccare i contratti.
Invitiamo a partecipare alla manifestazione del 15 ottobre, che si svolgerà in contemporanea a Roma e in tanti paesi del mondo, contro governi, padroni e banchieri che intendono scaricare sui lavoratori il conto della crisi.
Per non finire come la Grecia… e per lottare con il popolo greco!
Solo una risposta collettiva può fermarli!