Milano Ricerche Aggiornamenti

Il CDA del 22/2/2011 ha rinviato il rinnovo del Consorzio Milano Ricerche, chiedendo una relazione sulle attività svolte.

Oltre al problema del conto terzi, già segnalato nelle comunicazioni precedenti, i problemi rischiano nei prossimi mesi di estendersi anche ai finanziamenti alla ricerca nazionali e internazionali derivanti da bandi pubblici.

L’art. 18 della “Riforma” Gelmini, infatti, prevede che per le attività di ricerca non si possano più attivare le borse per giovani meritevoli e contratti per co.co.co e tecnici a tempo determinato. Se si considera che gli Assegni di ricerca hanno ovviamente dei limiti temporali, la situazione che si sta creando pone diversi problemi di gestione.

Poiché questi limiti valgono solo per le Università, potrebbe essere forte la tentazione di spostare quote significative di risorse verso quegli enti che possono continuare a accendere borse e altri contratti. Verrebbero quindi portati i fondi di ricerca presso IRCSS, Fondazioni, Consorzi (come appunto il Milano Ricerche), Ospedali da parte di quei nostri ricercatori che per convenzioni hanno rapporti con questi enti, con conseguenti enormi danni economici e ripercussioni anche sul FFO (cioè il finanziamento ordinario ministeriale), che viene calcolato anche in base ai finanziamenti nazionali e internazionali ricevuti dall’ateneo.

Se si ritiene fondamentale la partecipazione al Consorzio Milano Ricerche è, per lo meno, necessario un adeguamento del suo statuto che preveda degli obblighi economici nei confronti dell’ateneo per attività condotta dal personale universitario presso le sedi universitarie e con costi per l’ateneo.

E’ necessario anche un regolamento specifico dell’ateneo per disciplinare i rapporti tra l’Università e il Consorzio stesso, che preveda una trattenuta sulle ricerche conto terzi che passano dal Consorzio e regolamentazione dell’utilizzo delle strutture dell’ateneo e del tempo dei professori e ricercatori.

In generale sarebbe necessaria una politica di Ateneo relativa alla presentazione dei progetti di ricerca: gli strutturati dell’Ateneo, quand’anche abbiano rapporto con altri enti (Consorzi, Fondazioni, IRCCS, Ospedali), dovrebbero presentarli a nome dell’Università degli Studi di Milano.

Senza una chiara indicazione da parte degli organi di governo dell’ Ateneo, di fatto si sceglierà di offrire delle comode scappatoie col risultato di affossare il già precario bilancio dell’ateneo e minacciare ulteriormente gli stipendi del personale tecnico-amministrativo.