Che cosa ha inflitto un duro colpo a Brunetta?
Le mobilitazioni, svariate ore di sciopero, buoni contratti decentrati firmati dalle RSU oppure CISL e UIL che in 3 anni non sono riusciti a fare 1 ora di sciopero perché troppo impegnati a sottoscrivere accordi separati?
I fatti
-Nel 2009 viene approvato il decreto Brunetta (d.lgs.150/09) che, tra le altre cose, prevede che i lavoratori siano divisi in 3 fasce di “merito” (25-50-25%) e che i “buoni” prendano il salario di produttività dei “cattivi”.
-La CGIL, prima e dopo l’approvazione del decreto, fa mobilitazioni, assemblee e scioperi per tutto il periodo 2008/09/10… CISL e UIL zero.
-A fine 2009 la RSU, grazie a 2 anni di mobilitazioni, firma un buon contratto d’ateneo che, ricostituendo il “fondo comune d’ateneo” che non è soggetto alla legge, ne impedisce la distribuzione secondo le fasce brunettiane.
-A luglio 2010 Tremonti ci da involontariamente una mano: bloccandoci lo stipendio fino al 31/12/2013 (grazie! E anche qui abbiamo scioperato solo noi) nessuno, neanche il cosiddetto 25% di bravi, può aumentare il proprio stipendio e quindi non si possono fare le 3 fasce.
-Novembre 2010: dopo 3 anni scadono le RSU che devono essere rinnovate ma Brunetta, CISL e UIL con una scusa (la riforma dei comparti) bloccano le elezioni delle RSU… evidentemente CISL e UIL temono di essere puniti dal voto dei lavoratori.
-4 febbraio 2010: CISL, UIL e UGL firmano l’ennesimo accordo separato con Brunetta. Viene sancito che non si possono applicare le fasce di merito fino a quando non ci saranno i soldi per i cosiddetti premi… come se ci fosse bisogno di scriverlo! Nel contempo vengono recepite tutte le altre norme
nefaste previste dal decreto Brunetta nonché quelle del cosiddetto “accordo separato di aprile 2009” (non firmato dalla CGIL)… ve ne diciamo qualcuna: la legge può derogare in peggio i contratti nazionali; divieto di sciopero per 7 mesi durante il periodo di rinnovo del contratto; l’organizzazione degli uffici
non è contrattabile; il contratto nazionale stabilisce un tetto per le risorse da destinare al contratto d’ateneo; possibilità di licenziamento se si rifiuta un trasferimento. Infine nulla si dice sul nuovo CCNL, dando per scontato il blocco stipendiale e di carriere fino a fine 2013. Beh… complimenti a CISL, UIL e UGL!
Il compito di un sindacato è difendere i diritti dei lavoratori stabiliti nel contratto nazionale e ottenere miglioramenti nei contratti decentrati usando tutte le armi di cui dispone, e quindi se necessario a costo di mobilitazioni, assemblee e scioperi. Noi non ci prestiamo ad avallare continui peggioramenti, senza consultare i lavoratori, per poter rimanere al tavolo del governo!