Come ogni anno arriva il momento di pensare alla propria formazione.
E come ogni anno, noi della cgil possiamo constatare che i nostri sforzi, finalizzati alla creazione di un sistema formativo per i dipendenti che possa veramente potenziarne le capacità e accrescerne le conoscenze, vengano deliberatamente ignorati.
A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle richieste di formazione da parte delle singole strutture, fissata per il 7 febbraio, molti colleghi non hanno ricevuto né dichiarato i propri desiderata.
Perché?
Questo avviene perché la gestione della formazione, invece che essere portata avanti direttamente dall’ufficio preposto e sponsorizzata su sito d’ateneo, deve passare necessariamente dal capo area, dal direttore di dipartimento o dal responsabile della struttura, con la conseguenza che chi ritiene che non ci sia bisogno di “formare” i lavoratori, cestina tutto.
Negli incontri di trattativa, oltre a richiedere la certezza che tutti i lavoratori fossero a conoscenza di quanto viene loro offerta dall’amministrazione, abbiamo anche insistito per rivedere i contenuti del piano formativo tra cui il potenziamento dei corsi di inglese, uno dei corsi più richiesti, per soddisfare le esigenze di tutti, oppure il riconoscimento di corsi seguiti al di fuori del piano formativo proposto dall’amministrazione, ai fini dell’avanzamento di carriera.
Pertanto:
– Invitiamo i colleghi a comunicare all’ufficio formazione formazione@unimi.it la non ricezione del piano e le proprie preferenze, specificando la struttura di appartenenza.
– Chiediamo una proroga alla scadenza del termine per comunicare le proprie disponibilità.
– Riteniamo che un tema delicato e importante come la formazione venga pubblicizzato il più possibile e non sia soggetto alla discrezionalità dei capi struttura.
– Chiediamo il riconoscimento dei corsi sostenuti anche all’esterno dell’amministrazione (es. enti ospedalieri).
– Pensiamo che il piano debba venire integrato con corsi più specifici per le varie aree come a suo tempo richiesto in trattativa.