La nostra vita non è una competizione

AULA 201, DALLE 9 ALLE 12

ASSEMBLEA CITTADINA DI TUTTE LE UNIVERSITÀ MILANESI
Sarà presente un rappresentante della FIOM e qui discuteremo
anche le modalità di partecipazione al corteo.

In nome della “competizione globale” gli imprenditori della Federmeccanica chiedono di poter fare tutti come a Mirafiori: un contratto per ogni azienda. Come avevamo previsto l’obiettivo principale era uno: la
cancellazione del contratto nazionale di lavoro.

Non hanno molte idee i nostri imprenditori. La grande idea imprenditoriale di Sergio Marchionne non è altro che far lavorare di più gli operai, riducendo loro le pause, aumentando gli straordinari obbligatori, aumentando i turni, non pagando alcuni giorni di malattia e riducendo la possibilità di scioperare. Grazie a queste geniali idee il suo stipendio è 450 volte superiore a quello degli operai.

Da tanti anni ormai ci raccontano che bisogna lasciarci indietro un passato fatto di diritti, perchè con la globalizzazione gli imprenditori trasferiscono gli impianti dove il lavoro costa meno. Ci dicono che i lavoratori italiani devono competere coi polacchi, i brasiliani e i cinesi. Se così fosse ormai non ci sarebbe più un’azienda in paesi a più alti salari come la Germania, la Svezia e la Francia.

In ogni caso il compito dei sindacati deve essere quello di lottare per aumentare i salari e i diritti dei lavoratori polacchi, brasiliani e cinesi, e non certo quello di aiutare i padroni a impoverire i lavoratori italiani.

L’alternativa al vecchio motto: “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi” è solo “Lavoratori di tutto il mondo, sbranatevi!”, cioè mettetevi in competizione fra di voi.

Noi lotteremo sempre per la difesa di quel che abbiamo conquistato, e per conquistare una vita migliore. Per questo motivo siamo e saremo al fianco degli operai di Mirafiori e della FIOM, che hanno saputo opporsi all’ignobile ricatto di Marchionne.