Venerdì 8/10 un grande corteo a difesa della scuola, dell’università e della ricerca pubbliche è sfilato per Milano. Dalla Statale abbiamo contribuito con un presidio, un’ora di sciopero e una piccola delegazione della FLC CGIL.
La situazione in cui versa la scuola pubblica è nota: edifici che cadono a pezzi, riduzione delle ore e delle materie, aumento degli studenti per classe, licenziamento in massa dei precari, genitori chiamati a dare soldi anche per la carta igienica.
Le università rischiano di non avere nemmeno i soldi per pagare gli stipendi, se non viene almeno cancellata una parte dei tagli. I nostri stipendi sono bloccati fino al 31/12/2013.
Davanti a un simile scempio ci si aspetterebbe per lo meno una mobilitazione compatta di tutti i sindacati. Purtroppo non è così. La CISL e la UIL nazionali hanno firmato contratti che inchiodano gli stipendi, hanno siglato accordi separati rifiutandosi quasi sempre di consultare i lavoratori, e si sono schierati apertamente col governo e contro la CGIL. Nella manifestazione tenutasi a Roma il segretario della CISL Bonanni ha avuto il cattivo gusto di augurarsi: “10-100-1000 Pomigliano”. Il che significa che si augura che possano essere cancellati i contratti nazionali e le garanzie dello Statuto dei lavoratori.
La CISL di ateneo, oltre a non essere diversa, mostra di aver perduto la testa. Un’organizzazione in evidente crisi di attivisti (si contano sulla punta delle dita di una mano), in mano a due persone che decidono tutto, non trova nulla di meglio che diffondere falsità. Per esempio quella che mira a far credere che i 2 dirigenti a tempo determinato siano stati voluti dalla CGIL.
Ricordiamo a tutti che siamo stati i primi a denunciare l’illegittimità di queste nomine e a spiegare a tutti per quale motivo ci siamo opposti. Abbiamo partecipato all’irruzione in CdA a luglio, intervenendo più volte.
Dei due dirigenti a contratto solo uno è iscritto alla CGIL, ma questa circostanza mostra ancor di più la nostra indipendenza di giudizio. Noi non abbiamo mai avuto problemi, in questi anni, a criticare aspramente anche chi ha in tasca la nostra tessera.
I due dirigenti della CISL di ateneo, al contrario, in anni di mandato come rappresentanti in Cda e Senato, non hanno mai votato contro ad alcun provvedimento, tantomeno contro la proroga in carica del Rettore.
Troviamo ignobile pure l’accostamento della protesta di venerdì, con un presidio dalle 8 alle 9 e un corteo conclusosi in mattinata e un episodio avvenuto in mensa alcune ore dopo, che nulla c’entra con la manifestazione e che, come tutte le iniziative che si ripercuotono contro dei lavoratori, viene da noi condannato.