La farsa valutazione: come sono stati valutati i dirigenti?

UN RITARDO ASSAI SOSPETTO
Appena dopo le graduatorie delle PEO, ecco le valutazioni dei dirigenti per il 2015, pubblicate nella sezione “Amministrazione trasparente – Performance”. Il ritardo è sospetto perché tutti gli anni venivano pubblicate entro luglio.

Dalla relazione sulla performance 2015 scopriamo che, nell’obiettivo 1, compare l’avvio della contrattazione integrativa come condizione imprescindibile per l’implementazione del progetto di riorganizzazione dell’amministrazione. Interessante: siamo a fine 2016 e sono state fatte solo, e a mala pena, le PEO. Sulle indennità non si è ancora contrattato nulla, ma, in compenso, nonostante l’imprescindibilità, sono state riorganizzate 2 divisioni, con tanto di applicazione del nuovo modello e delle nuove responsabilità.

TODOS CABALLEROS
La valutazione dei singoli riserva poche sorprese: come sempre “todos caballeros”, o quasi. L’indicazione sembra essere stata, come sempre, dare “quasi solo A”. L’anno scorso l’unica “B” era Di Lauro, appena andato in pensione, quest’anno Anna Canavese. Tutti gli altri dirigenti prendono più dell’85% del punteggio, quanto esattamente non è dato sapere perché, tanto per essere più trasparenti, hanno adottato un sistema grafico simile alla carica delle pile. Con più dell’85% ricevono la loro indennità al 100%. I nostri dirigenti, quindi, sono più o meno tutti carichi.

ECCEZIONI E PUNIZIONI
Il punteggio “meno positivo” della dott.ssa Canavese è dovuto soprattutto alla gestione del welfare e alla mancata razionalizzazione delle tipologie di orario del PTA. Sono questioni che ci riguardano direttamente. Del welfare si è già detto abbondantemente, e tutti sappiamo quali problemi ci siano stati. Invece ci preoccupa sapere che una dirigente abbia come compito quello che temiamo da tempo: rivedere i nostri orari di lavoro. Ecco come mai tanta insistenza sui riposi compensativi, ecco perché tanta insistenza sul rivedere l’accordo in vigore! Ed ecco anche perché, negli ultimi mesi, sono piovute interpretazioni sempre più restrittive a danno dei lavoratori.

Per tutti i dirigenti ci sono vari “obiettivi non valutati” e alcuni che, valutati al 100%, ci lasciano allibiti. Leggete e giudicate voi se quegli obiettivi vi pare siano stati realizzati, vista anche la confusione che regna sempre più sovrana in ateneo!

Le valutazioni dei dirigenti sono uscite dopo le nostre graduatorie per il seguente motivo: sono stati loro ad affibbiarci le B in massa, ubbidendo alle indicazioni ricevute. Se avessimo visto che loro, come sempre, sono “più che soddisfacenti”, la nostra indignazione, la nostra rabbia, sarebbero state ancor più forti. Naturalmente si tratta di un esito assolutamente prevedibile: alcuni dirigenti dovrebbero ricevere punteggi ben più bassi, ma se li prendessero smetterebbero di “collaborare” con la direzione.

LA MISURA E’ COLMA!
Se l’amministrazione continuerà con l’atteggiamento di questi ultimi mesi: interpretazioni rigide delle norme, tendenza a dare con una mano e prender con l’altra, la nostra risposta dovrà essere anzitutto proprio quella di smettere di collaborare e aderire alle mobilitazioni!

Qui il volantino da stampare, affiggere, diffondere