SMART WORKING SOTTO ATTACCO: NON UN GIORNO DI MENO!

Come vi abbiamo anticipato nel precedente comunicato LA TELA DI PENELOPE E IL SUDARIO DELLE ORE LAVORATE, un altro sudario viene tessuto sul telaio dei diritti negati, ma in questo caso lo stratagemma ha l’obiettivo di diminuire il più possibile i giorni di smartworking concordati.

Ci arrivano segnalazioni da varie strutture di Ateneo su indebite limitazioni al lavoro agile imposte ai colleghi dai loro responsabili: se in un mese fai malattia o ferie, non avrai più diritto a tutto lo smart working previsto dal PILA, ma solo a una frazione. Pure questa è una pratica contraria al Protocollo, e quindi da rispedire ai fantasiosi responsabili che l’hanno inventata.

Interpretazioni pretestuose e di comodo (loro) finalizzate di fatto a diminuire le poche giornate di lavoro agile (sette al mese per il personale tecnico-amministrativo, quattro per i bibliotecari, questi ultimi fra l’altro già penalizzati da una ridotta flessibilità oraria che noi contestiamo).

Come abbiamo già più volte denunciato, il personale TAB subisce il costante aumento dei carichi di lavoro, regala ore straordinarie all’Ateneo, svolge compiti ulteriori rispetto a quelli dovuti anche assumendosi importanti responsabilità. Non è ammissibile dunque questo ulteriore ostacolo ai diritti dei lavoratori. Sospettiamo un’indiscriminata sfiducia dei responsabili nei confronti delle colleghe e dei colleghi, quando non addirittura un patologico e sgangherato esercizio di controllo, e un guardare al lavoro a distanza come un’occasione che i lavoratori sfrutterebbero per darsi alla macchia.
Le misure volte a tagliare arbitrariamente i giorni di smartworking limitano la conciliazione casa-lavoro con la conseguente generazione di un clima conflittuale negli ambienti di lavoro: cioè l’esatto contrario di quel che le misure di conciliazione casa-lavoro auspicano di realizzare.
Ricordiamo che l’accordo siglato sul lavoro agile trova applicazione in primis sulla base della normativa nazionale, per la quale lo smartworking:

  • non è limitato da contiguità con permessi, ferie, malattie;
  • non è rimodulato in relazione ai giorni di lavoro svolti;
  • può essere svolto su tutto il territorio italiano.

Ma soprattutto, ricordiamo che l’accordo siglato nel dicembre 2020 contempla il fondamentale principio di reciproca fiducia tra lavoratori e amministrazione, una fiducia che, se viene a mancare da chi ricopre ruoli di responsabilità, è indice di resistenza al cambiamento e di scarso possesso delle competenze trasversali.

In fondo a questa pagina del portale di Ateneo trovate altre informazioni importanti https://work.unimi.it/rlavoro/125375.htm

In allegato la locandina in formato PDF