Revisione di spesa o macelleria sociale?

Multinazionali e banche ordinano e l’illegittimo governo Monti esegue.

Non c’è più freno all’indecenza, non ci sono più filtri che salvino le apparenze: si risparmiano i privilegi dei politici, le pensioni d’oro, le spese folli in grandi (quanto inutili) opere per tagliare indiscriminatamente sulle teste dei lavoratori pubblici, dei bisogni essenziali. Il tutto per quella che loro chiamano “crescita”: cioè l’imperativo di elargire denari a fondo perduto a banche e imprese.

Il messaggio è chiaro: nessun lavoratore si senta al sicuro!

Quello che leggiamo in questi giorni è un bollettino di guerra:

  • 300.000 pubblici dipendenti licenziati (ma la stampa di regime per indorare la pillola parla di mobilità obbligatoria)
  • Blocco degli stipendi per altri 2 anni
  • Aumento dell’IVA dell’1,5% in 2 anni (ma i tagli non servivano proprio ad evitarlo?)
  • Diminuzione dei ticket pasto, chiusura obbligatoria ad agosto e fine anno
  • Tagli di 200 milioni alle università pubbliche per darli a quelle private (dalle quali proviene una discreta parte del governo)
  • Tagli alla sanità pubblica per arricchire ulteriormente quella privata

E questo è solo l’antipasto…

Non ci può essere alcuna mediazione con questo governo e coi partiti che lo sostengono; è ora che i lavoratori si muovano ed esprimano tutta la loro forza conflittuale nelle forme e nei tempi richiesti dalla presente situazione.

Nei prossimi giorni analizzeremo nel dettaglio i provvedimenti del governo e indiremo le prime iniziative di informazione e lotta.

CONTRO IL GOVERNO DI BANCHE E MULTINAZIONALI

PER L’UNITA’ DEI LAVORATORI – ESTENDERE LA LOTTA!